1326-1350

Annali Portogruaro 1326 – 1350

1326

Venezia declina l’offerta del comune di passare sotto la sovranità della Repubblica. Guido Zanco- op. cit. pag.19

1327

8 Ottobre
Il Patriarca Pagano Della Torre riesce, in Cordovado, a comporre coi Vescovo i ribelli di Portogruaro.

1327

25 Ottobre
Procura del Comune di Gemona al notaio Mainardo Savii, affinché insieme coi Procuratori della città di Udine e di Cividale si adoperi ad ottenere pace tra il Vescovo di Concordia e il Comune di Portogruaro.

27 Ottobre
Procura di Cividale per lo stesso oggetto.

1329

7 Agosto
Da Sacile. – Concessione di feudo ignobile per portar le lettere Patriarcali dal Tagliamento al Livenza (Indice Bianchi).

1329

2 Dicembre
Il Nob. Enrico Squarra fu Pietro dei Signori di Fratta detta il suo testatmento. Vuol essere sepolto nella Chiesa di S. Andrea Apostolo di Portogruaro, alla quale lascia metà della sua possessione di Levada per l’anniversario con 12 preti e distribuzione di pane e fava. Lega l’altra metà ai sacerdoti di S. Andrea per la Messa quotidiana. Fa legati alla Chiesa di S. Cristoforo, di S. Agnese e di S. Nicolò d’Albaro, alla Trinità e al Convento di S. Francesco. Lega una somma pro male ablatis ed ordina che in Chiesa sia dato avviso che, se alcuno credesse di essere stato da lui danneggiato cori usura, si presenti a chiederne il compenso (F. Carreri – Documenti friulani).

1333

4 Gennaio
Decreto del Senato di Venezia che risponde buone parole agli Ambasciatori di Portogruaro ed elegge cinque Savii perché consiglino sopra quest’ambasciata.

7 Gennaio
Decreto del Senato di Venezia, col quale risponde negativamente alla proposta fattagli dal Comune di Portogruaro di voler assoggettarsi al dominio della Repubblica

 9 gennaio
Documento che elenca le principali attività economiche svolte a Portogruaro. Si ricordano: il custode del fondaco, calzolai, conciatori di pelli, sarti, macellai, mugnai, osti, fabbri, carpentieri e falegnami, fornaciai, fustagnari, armaioli, calafati, notai e barcaioli..

1334

8 Gennaio
Il Senato permette l’esportazione di armi da Venezia.

 31 Gennaio
Uberto da Cesena, Vescovo, tiene il sinodo diocesano nella Chiesa di S. Andrea Apostolo di Portogruaro..

 28 Settembre
“Pietro Dal Verme, Podestà di Treviso, dichiara a Morando economo e conservatore della Chiesa di Concordia, che gli uomini di Portogruaro non erano soggetti alle rappresaglie dai Trevigiani concesse contro i Friulani, conchiudendo egli la sua lettera con queste parole : quapropter concedimus quibuslibet mercatoribus et aliis personis Episcopatus praedicti, infamia non suspectis, posse libere e impune cum personis, mercationibus et rebus suis, aliquibus represaleis non obstantibus, accedere ad civitatem Tervisii et districtum, et ibidem stare ad sui libitum et redire (A. Zambaldi – Op. c., pag. 200).”

 30 settembre
Il podestà di Treviso Pietro Dal Verme concede ai Portogruaresi libertà di traffico in tutto il territorio trevigiano. Guido Zanco- op. cit. pag.19

1335

30 Gennaio
Il Vescovo Guido de Guisis, convocato il Sinodo nella Chiesa di S. Andrea Apostolo di Portogruaro, pubblica le Costituzioni dei suoi antecessori e le sue.

1335

5 Febbraio
Tre lebbrosi dell’ospizio locano più terreni a Ser Pellegrino botteghiere di Chiarano.

1337 (circa)

La fraterna di S. Tommaso apre un ospedale.

1338

“Magister Franciscus artis grammaticae professor in Portugruario (E. Degani – Le nostre scuole ecc. pag. 134 in Nota).” “Sub Lugia Comunis…” (E. Degani – Il Comune di Portogruaro, pag. 153).

1338

10 Marzo
Procura rilasciata dal P. Inquisitore di Portogruaro a Giovanni De Ravanis (Indice Bianchi)

1338

15 Giugno
Il Vescovo Guido de Guisis pone la prima pietra della Chiesa di S. Giovanni Evangelista, la cui erezione è iniziata da Giovanni detto Galdiol, che col suo testamento del I° luglio 1345 la dotò poi di molti beni.

1339

Andrea qm. Fante da Portogruaro, con giuramento confessa di possedere tre Pline di terra, per le quali deve pagare la decima alla Sede di Concordia, sed de dicta decima debet quartesium Ecclesiae de Fossalta (Biblioteca Nazionale Marciana, Cod. 52. Classe IV°, Latini). “In Portogruaro si esercitavano le seguenti arti : cerdones, pelliparii, sarti, beccai, mugnai, osti, fabbri, marangoni, fornaciai, porcarii, fustagnarii, spadarii, calefarii, nautae ecc. Le chiavi delle torri della Città erano custodite dai consiglieri a ciò delegati. Tutti i sobborghi avevano il loro meriga, (E. Degani – Note d’archivio).

1347

Maestro Gerardino di Rovigo medico in Portogruaro (E. Degani – Op. c., pag. 134).

1348

25 Gennaio
Mentre era Doge LIV Andrea Dandolo, orrendo terremodo fu in questi lidi nel giorno della Conversione di S. Paolo, 25 Gennaio, circa le ore 20 italiane, per il corso di mezz’ora, giusta quanto narra il Bonifacio. Qui ne rimase memoria nella sacra funzione, che ogni anno si solennizza in detto giorno, per voto pubblico, ed alla qual interviene fl Municipio (A. Zambaldi – Op. c., pag. 200).

1348

Maggio
Inizio dell’epidemia di peste, che si protrae fino alla primavera del 1349. Prima della peste Portogruaro ha circa 1500 abitanti, alla fine dell’epidemia la popolazione si è ridotta di oltre un terzo. Guido Zanco- op. cit. pag.19

1348

29 Giugno
Orelio, Decano di Concordia ed Economo del Vescovato, concede licenza al Rev.mo Fra Andrea, Vescovo di Caorle, di consacrare il Cimitero della Chiesa di S. Giovanni Evangelista, salvi i diritti del Paroco di S. Andrea Apostolo.

1350

Bartolomeo pittore da Portogruaro (V. Ioppi – Notariorum). ” Presbyter Valentinus Rector Scholarum (E. Degani 0p. c., pag. 76 e 134).”

1350

16 Gennaio
Il Vescovo Fra Pietro II°, già Vescovo di Melfi, impone al Podestà e ai Consoli di Portogruaro di togliere il pedaggio arbitrariamente fissato da essi ai pellegrini Romipeti

1350

12 Novembre
Caterina di Ser Vermiglio di Portogruaro, per l’anima de’ suoi genitori, manomette senza condizioni Nicolo Fabbro di Pinzano suo servo di masnada (A. Battistella in Bollettiiio della Biblioteca di Udine dell’anno 1908, p. 3, 4).