1461-1480

Annali di Portogruaro 1461-1480

1463

(21 Settembre) Giovanni Francesco pellicciaio di Portobuffolè, abitante in Portogruaro, detenuto nelle carceri della Stretta, per furto commesso in casa De Favorlinis di Annone, abitante di Portogruaro, alla terza ora di notte, appiccò fuoco alle carceri, che andarono arse con la Loggia Superiore, la Cancelleria e le scritture del Comune e gli Atti degli antichi notai, eccetto alcune scritture, che erano nella piccola Cancelleria inferiore. Fu appiccato Giovanni Francesco in capo alla piazza verso la Stretta e nello stesso dì il suo corpo fu rimosso ed appeso alle forche del ponte di Nogaredo (Forcate) (V. Ioppi – Notizie storiche di Portogruaro, pag. 11).

1464

(19 Agosto) Podestà Marco Dandolo. – Maestro Leonardo, maniscalco, di Udine, domanda al Consiglio di porre una mola alla bova fatta dal Vescovo a S. Nicolò, per aguzzare il ferro, a condizione che gli venga imposta una metida per le fatture. Il Consiglio delibera di porre all’incanto la proposta (E. Degani – Regesti mss.).

1466

(12 Ottobre) Iacopo qm. Ser Marco Della Torre domanda in fitto per un decennio il luogo che si estende dalle Portelle di S. Giovanni fino al Restello del Comune presso l’altra torre, per introdurre la lavorazione della lana. Il Consiglio, fatte le solite stride, lo concede (E Degani – Regesti mss.).

1469

(3 Settembre) Alla mostra delle taglie la Comunità di Portogruaro manda due Cavalieri (E. Degani – Il Comune ecc., p. 157).

1470

Nicolò Canal, capitano di mare, come narra il Sebellico nella sua Storia Veneta, per essersi diportato male a Negroponte, nella guerra contro i Turchi, è perpetuamente bandito e si rifugia a Portogruaro.

1473

“Sotto il reggimento di Alvise Bembo Luogotenente, questa Terra fu a spese del Comune fortificata, furono restaurate le mura, scavate le fosse, coadiuvata l’opera degli altri abitanti della Provincia. Cinque erano le torri maggiori della città, di cui taluna ancora si vede, oltre le minori e i propugnacoli degli antemurali. A siffatti lavori avrà dato impulso il timore delle incursioni dei Turchi del precedente anno, le quali poi avvennero in questo e nel 1490 (A. Zambaldi – Op. c., pag. 320).”

1473

(1 Agosto) Il Consiglio delibera di notificare al Vescovo Antonio Feletto la nullità della sua protesta per la concessione fatta a Marco Spadario da Sacile nel 1460, appellandosi ai capitoli della Sentenza Falier del 1449 (E. Degani – Regesti mss.).

1473

(Settembre)Il Consiglio delibera di erigere un molino nella fossa, dove antiquitus era la siega, del legname, colla spesa di 200 ducati da trovarsi a mutuo (E. Degani – Regesti mss.).

1473

(14 Novembre) Il dottor Marco Verona domanda al Consiglio di poter mettere un ferro nel fuso della roda di Maestro Marco Spadaro, per far girar due folli, per la fabbricazione dei chiodi, e di poter erigere una casa lì presso per il Maestro(E. Degani – Regesti mss.).

1476

“La Veneta Repubblica terminò la contesa di precedenza, nata fra il Morosini Luogotenente ed il Podestà di Portogruaro, decidendo : il Luogotenente, come carica la maggiore della provincia, aver diritto di precedere, anche in questa stessa città, al Podestà della medesima (A. Zambaldi – Op. c., pag. 220).

1476

(5 Giugno) Maestro Antonio, Rettore delle scuole a Portogruaro (V. Ioppi – Notariorum).

1477

Il Beato Bernardino da Feltre predica nel Duomo di Portogruaro. “Convien credere che in questo tempo il Vescovo Antonio Feletto abbia fatto erigere le due fabbriche del molini di Portogruaro essendovi in essi il millesimo 1477 (A. Zambaldi – 21 Op. c., pag. 109).

1479

Nasce in Portogruaro, da padre proveniente di Dalmazia, qualificato coi titolo di Nobile dal Ziruti, l’umanista Giulio Camillo Del Minio. (1) Morì improvvisamente in Milano il 15 Maggio 1544 e fu ivi sepolto nella Chiesa delle Grazie. E’ ricordato dall’Ariosto in O. F. e. 46, 12.

1480

La Comunità di Portogruaro fa restaurare la Chiesa di S. Agnese e il Chiostro, che affida ai Minori Osservanti.

1480

(31 Ottobre) Il Pontefice Sisto IV delega il Decano di Aquilcia ad esaminare la verità delle asserzioni della Comunità di Portogruaro intorno alla Chiesa di S. Agnese; e in seguito il Delegato, raccolti nel Vescovado i Canonici, il Podestà e i Maggiorenti, dà lettura della Bolla papale al P. Francesco Raimondo, Vicario della Provincia di S. Antonio, dei Minori Osservanti, con la quale viene autorizzato ad accettare il possesso della Chiesa e del Chiostro senza pregiudizio dei diritti parochiali.

 

Note estese dal 1461 al 1480