1780 – 1789

Annali di Portogruaro 1780 – 1789

1780 Bilancio: le entrate del comune scendono a 860 ducati.
La Repubblica ordina un’indagine generale sullo stato dell’economia. Guido Zanco- Profilo di storia economica di Portogruaro ed. “Il Parco”-Portogruaro pag. 65.

1782 Muore in Portogruaro ed è sepolto in S. Agnese il Can.° Michele Tiera che ebbe nome di uomo eminentemente dotto.
(*)Al censimento Portogruaro registra 2.803 abitanti. Guido Zanco- op. cit. pag.65

1786 Viene pubblicato un proclama dei Revisori delle entrate pubbliche intorno al commercio del vino della città di Portogruaro nel quale sono confermate le ordinanze precedenti del 18 Marzo 1778.

1786 (21 settembre) I provveditori alla Sanità emanano disposizioni contro l’inquinamento del Lemene. Guido Zanco- op. cit. pag.65

1787 (15 Febbraio) Osvaldo Pagura di Arba, a norma della polizza d’incanto, offre al Comune di Portogruaro di fare la escavazione delle fosse per effettivi Ducati 1350. Nella spesa dovevano concorrere il Comune e i cittadini (Archivio Municipale – Raccolta Pelleati, Vol. III).

1787 (3 Giugno) “Fu aperto il teatro accademico della nostra città a tre file di palchetti assai comodi. Sopra queste scene meritarono distinti applausi alcuni eccellenti filodrammatici e singolarmente la Contessa Giulia Brazzà, la Marchesa Elisabetta Rivalta De Fabris e i Conti Domenico e Giambattista Gagliardis Della Volta.” “In pari tempo fu istituito ed aperto il Casino di Società, contiguo al teatro stesso, oggidì pure sussistente (A. Zambaldi Op. c., ibid.).”
Ricordo – poiché abbiamo accennato all’istituzione del nostro teatro – che anche Carlo Goldoni passò per Portogruaro insieme con sua madre, “la quale, com’egli scrive nelle sue Memorie (Cap. XV), aveva qualche capitale nell’ufficio della Comunità.”
(1) Questa data – com’è chiaro da documenti posteriormente pubblicati (Dario Bertolini – Appunti storici portogruaresi – La cronaca teatrale) – editi per nozze Piero Bon e Clara Voltolini – Venezia, 7 Maggio 1912 – dai Sigg,. Comm. Avv. Gian Carlo Bertolini, Dott. G. B. Bertolini, Cav. Prof. Dott. G. Lodovico Bertolini) – non è esatta.
L’ab.Celotti, che s’era fatto impresario della fabbrica del Teatro, la condusse a compimento il 15 Settembre I788. Mancavano però il palco, lo scenario e gli scanni, nè si avevano mezzi per far fronte alla relativa spesa calcolata in Ducati 500 La Presidenza, convocati i soci, espose loro lo stato delle cose e fece ad essi la proposta di assumere una ulteriore contribuzione di Ducati 10 ciascuno, In compenso della quale ogni palchista riceverebbe due scanni in platea da assegnarsi ogni anno per estrazione a sorte. Tale proposta fu, senz’altro accettata
Con questo sussidio ai primi del 1789 tutto era in assetto e tutto pronto per l’apertura solenne del nuovo Teatro, sulla fronte del quale si era applicata la scritta: Cultui et solatio, che anzi dopo fu sostituita col motto: Allicimur ut corrigamur. La sera del 2 Febbraio 1789 il pubblico affollato accorse ad ammirare il lavoro e ad applaudire i dilettanti che davano in esso la prima recita. La produzione scelta era: La tragedia urbana di Beverley.

1788 (15 Gennaio) Il Luogotenente di Udine M. Antonio Giustinian prescrive il riatto delle strade della Provincia e dà le norme per trovare i fondi necessari al lavoro, ricavandoli cioè dalla tassa di un soldo per ogni boccale di vino venduto al minuto; designa quali siano le vie da riattarsi, dalla quale designazione si rileva che la via nostra del commercio percorreva il seguente tracciato: Portogruaro, Cordovado, Bugnins, Pieve di Rosa, Camino di Codroipo, Codroipo Gorizzo, Intizzo… (Archivio Municipale – Raccolta Pelleati, vol. III).
Sembra che in questa circostanza si sia fatta una rettifica della via commerciale, cioè che sia stata aperta a nuovo la strada dal ponte del Versolato al ponte del Fossalato. Ciò risulta da un fabisogno del seguente tenore: Ristretto del fabisogno della strada di Portogruaro sino al Tagliamento
Comunità di Portogruaro 237,00
Mons. Vescovo di Concordia 57,60
Portovecchio 98,52
Mons. Vescovo di Concordia 170,42
Cintello 65,04
Mons. Vescovo di Concordia 95,16
Cordovado 22,10
Bagnarola 32,59
Ramuscello 49,04
Gleris 57,72
Bando e Bugnins 71,54
1156,73
Il passo era a Bugnins (Archivio Municipale, ibid.).
“Le vertenze del Capitolo di Concordia e del Clero di Portogruaro, sino dal decimo giorno di Febbraio dell’anno 1774, erano state definite con accordo sottoscritto da due Canonici, da due Deputati della Comunità e dal Pievano di S. Andrea. Ora nel giorno 18 Maggio del citato anno 1788 seguì la riunione del Capitolo e Clero stesso. Precedettero la sera innanzi spari e fuochi artificiali ed accademia di suoni e canti. La mattina seguente il pubblico Veneto Rappresentante Nob. Paolo Donà si recò alla Chiesa di S. Francesco accompagnato da’ Giudici e Sindaci con seguito cospicuo di gentiluomini e forestieri; poscia vi si recò Mons. Vescovo Bressa. li Clero quindi della Parochiale Chiesa di S. Andrea già disceso, e giunto appena, fu introdotto e ricevuto colle solite ecclesiastiche formalità che per lo innanzi si usavano. Asceso in cattedra il Prelato, dopo fatta l’adorazione del SS. Sacramento, e letto che fu il relativo decreto, chiamò a sè, mediante il suo cerimoniere, i Religiosi della Sesta Ordinaria. Si vedevano lateralmente collocati, in luogo a bella Posta distinto, il Nob. Co. Paolo Della Frattina, Torquato Raimondi,D.r Alvise Zambaldi e Sig. Pietro Oselli Deputati benemeriti della procurata concordia. Quindi fra 1’emozione di esultanza e d’affetto, fra le lagrime di tenerezza e consolazione ed un misto di dolci unisone voci, invocato il Divino Spirito,coll’inno Veni creator spiritus,la processione incominciò e giunse al Duomo di S. Andrea. Ivi musica peregrina e celebre discorso attrassero I’ ammirazione dei devoti in folla accorsi al Pontificale dell’Eccell.mo Antiste Finalmente fu cantato a meraviglia Te Deum laudamus (A. Zambaldi – Op. c., pag. 257).

1788 (15 settembre) Termine della costruzione del teatro. Guido Zanco- op. cit. pag.65

1789 (23 Gennaio) Muore in Portogruaro sua patria Giambattista Bettini architetto di altari. Il figlio di lui Pietro che de’ suoi lavori diede un bel saggio in questo Duomo, morì in Portogruaro il 19 Marzo 1821.

1789 (1 Febbraio) Redditi e spese della Comunità di Portogruaro (Vedi E. Degani – Il Comune ecc., pag. 12).
(*) Dal bilancio relativo 1788 risultano entrate per ducati 2.515,70 ed uscite per ducati 2414,10. Aggiungendo poco più di 36 ducati di tasse varie, le entrate del Comune risultano di 1327 ducati, 5 lire e 9 soldi.
Dalla relazione risulta lo staio di decadenza dei mercati e delle ferie, compresa quella dei cavalli, limitata al pomeriggio dell’ultimo sabato di ogni mese. (*)Guido Zanco- Profilo di storia economica di Portogruaro ed. “Il Parco”-Portogruaro pag. 65.

1789 (2 Febbraio) Inaugurazione del teatro. Guido Zanco- op. cit. pag.65

Il 2 febbraio 1789 veniva infatti inaugurato il Teatro Sociale, così chiamato perché la sua costruzione fu resa possibile da un accordo stipulato fra soci tra cui anche l’Amministrazione.
Prima della sua apertura al pubblico si chiamava Teatro Accademico, voluto per soddisfare le richieste della comunità portogruarese dopo che nel 1759 l’allora podestà Antonio Zorzi aveva interrotto a causa di una lite con il conte Papafava, a quel tempo proprietario della attuale Villa Comunale, la concessione del proprio palazzo, nel quale era stato per lo scopo allestito un palcoscenico, per la rappresentazione di spettacoli pubblici fin dal ‘600.
Questa revoca andò avanti fino al 1774 quando gli spettacoli ripresero, ma già nel 1787 il permesso fu di nuovo abrogato per un’altra disputa promossa dal podestà Pietro Marco Zorzi.

Per le incessanti richieste di uno spazio che potesse fungere da teatro cittadino in maniera perenne si formò un comitato promotore dell’opera con a capo l’abate Bonaventura Celotti; dopo una serie di azioni volte all’acquisto del terreno sul quale c’era un vecchio palazzo malmesso di proprietà di Giovanni Maderò, il 15 settembre 1788 terminarono i lavori di sistemazione e costruzione del nuovo Teatro Sociale, inaugurato appunto il 2 febbraio 1789 con la rappresentazione de “La tragedia urbana di Beverlei”, una commedia in 5 atti molto famosa, tant’è che al tempo fu tradotta anche in spagnolo e portoghese, di cui finora non si conosceva l’autore.

La commedia fu opera di Bernard Joseph Saurin (Parigi 1706 – 1781) un drammaturgo francese che ebbe molto successo in Europa nella seconda metà del Settecento grazie alle sue due opere più apprezzate, “Spartacus” (1760) e “Beverlei” (1768)

Fonte: comunicato stampa, il testo è stato tratto da “Il Popolo” di Pordenone in occasione del 230° anniversario, 2 Febbraio 2019. .

1789 (5 Dicembre) Il Veneto Senato dà facoltà alla Comunità di Portogruaro di tenere un mercato di biade e di altri generi in ogni Lunedì (Arch. Municipale – Raccolta Pelleati, vol. I).