1790 – 1799

Annali di Portogruaro 1790 – 1799

1790

(10 gennaio) In seguito ad un rapporto degli Inquisitori alle Arti il Senato veneto liberalizza l’attività manifatturiera in tutti i territori della Repubblica.
Scavo di tutte le fosse urbane, con la spesa di 6.663 lire venete.
Bilancio: le entrate del Comune scendono a 15.930 lire venete (885 ducati d’argento).
Al censimento Portogruaro registra 2.773 abitanti. Guido Zanco- Profilo di storia economica di Portogruaro ed. “Il Parco”-Portogruaro pag. 65.


 

1791

(3 Marzo) Nasce Girolamo Venanzio filosofo e letterato. Morì nei giorno; 11 Febbraio 1872.

 


1792

(26 Novembre) Per facilitare la costruzione della nuova Chiesa di San Andrea Apostolo, il Capitolo Cattedrale di Concordia convenne coi rappresentanti della Magnifica Comunità di Portogruaro, giuspatroni della Chiesa suddetta, che, demolita la vecchia Chiesa, le funzioni della Parochia si celebrassero nella Chiesa di S. Francesco, di proprietà dei Canonici, i quali, fin d’allora, la donavano alla Comunità, perché poi, a tempo opportuno, fosse demolita e si potesse usufruire del materiale per il compimento del nuovo tempio (Atti Capitolari, ad annum).

 


1793

“Demolita l’antica Chiesa di S. Andrea, (1) nel giorno di Domenica, 4 Agosto, Mons. Vescovo Bressa pose solennemente la prima pietra per la fabbrica del nuovo tempio…

1793 (4 Gennaio) Il Senato approva i capitoli per il S. Monte di Pietà di Portogruaro, emanati dal Magistrato degli Eccellentissimi scansadori.
Il Beneficio di S. Giacomo del Paludo viene incorporato nella Prebenda arcipretale di S. Andrea.

1793 “Demolita l’antica Chiesa di S. Andrea, (1) nel giorno di Domenica, 4 Agosto, Mons. Vescovo Bressa pose solennemente la prima pietra per la fabbrica del nuovo tempio, che si cominciò col denaro ricavato dalla contribuzione di ducati due effettivi, che dovevano, per Decreto Sovrano, fare ognuna delle confraternita, scuole e fraglie della diocesi per anni dieci su’ loro civanzi; col ricavato del pezzo per ogni libbra di carne ed ogni boccale di vino, a tale pio oggetto accresciuto, oltre il dazio solito; con ducati cinquanta, che venivano contribuiti dalla Comunità ed altre pie offerte (A. Zambaldi – Op., e., pag. 252).”
Si opina che questa Chiesa sia stata eretta verso l’anno 1742. Era stata restaurata nel 1569, come appare da un’iscrizione ivi un tempo esistente riferita dal Dottor A. Zambaldi: Francisco Maria Minio Praet. ob vetustatem labentem aedem restitutam – MDLXIX.

 


1794

“Il Luogotenente, con lettere 5 Gennaio, eccitò i Nobili rappresentanti di questa Comunità a dare una contribuzione per una sola volta, per la costruzione e mantenimento de’ fanali in Udine, accompagnando con quelle il suo Cancelliere Giacomo Provini, che recavasi per altri pubblici affari, affinché esponesse a voce i suoi desideri. Questo Comune diede lire seicento, atteso lo sbilancio economico, in cui trovavasi.”
“I Deputati del pio Ospitale di S. Tommaso, colle facoltà loro derivate da’ documenti dell’anno 1776, cedono ed assegnano a titolo di permuta a’ Nobili Signori Giudici rappresentanti questa, Comunità la fabbrica di detto pio Ospitale con tutte le sue adiacente mentre li prenominati rappresentanti, facendo per essa Comunità, cedono ed assegnano, a titolo di permuta, ai Deputati del pio Ospitale la fabbrica ed il convento, ch’era dei Servi, in S. Giovanni, assieme colle loro adiacenze, escluso dal brolo il cimitero già stato prima separato costrutto ed eretto. (A. Zambaldi – Op. c., ibid).” (V. Pagine friulane, pag. 95).

 


1796

“In quest’anno furono stampati, appo Antonio Pinelli, i Capitoli combinati in esecuzione del Sovrano Decreto 19 Agosto 1773, per la vendita al minuto del vino terriero dei cittadini e abitanti di qui, da farsi dagli osti di questa città.”
“Dietro all’esempio di quanto aveva stabilito il Senato in altri luoghi della terra ferma a favore degli abitanti di essa, tutti gli osti di Portogruaro dovevano in ciascun tempo dell’anno verificare la loro provvista di vini occorrendo per il consumo delle loro osterie unicamente da’ cittadini ed abitatiti di questa città, sempre che fosse vino raccolto ne’ loro beni posseduti, lavorati, affittati o livellati.”
“Nel giorno 8 Luglio fu presa parte, cori, piena acclamazione, in questo Magnifico Consiglio, di offerire spontaneamente in quelle calamitose contingenze, causate dalla rivoluzione di Francia, al Regio Trono, cioè alla Veneta Repubblica, in divoto testimonio di fedelissimo vassallaggio, l’omaggio di ducati 2.000. Il Reverendissimo Capitolo offrì ducati 1.000; il Co. Gio. Antonio Pelleati ducati 200;. il Vescovo e il Clero di Concordia lire 6.561 l’Abate di Summaga lire 3.280.”
“Quel gratuito tributo fu con vero pubblico aggradimento e commendazione accolto dal Senato e dal Doge Manin. Indi impegnatisi tutti i Corpi della Patria del Friuli ad ispiegare il loro zelo di sussidiare il pubblico erario, hanno creduto i nobili Deputati della Patria, rappresentatiti il Magnifico Generale Parlamento, convenire al medesimo l’offerta di ducati 26.000 da distribuirsi secondo le rispettive imposizioni fra li tre membri, Reverendi Prelati, Nobili Castellani e Spettabili Comunità. Quindi furono imposti, in dipendenza alla fatta distribuzione, per caratto, a questo Comune ducati 500 (A. Zambaldi – Op. c., pagine 252 – 253).”

 


1797

Il Vescovo Bressa prescrive pubbliche preghiere per la conservazione della Repubblica Veneta (E. Degani Note di cronaca ecc., pag. 19).

1797 (11 Aprile) Capitarono improvvisamente a Portogruaro tanti cosacchi, che la gente tutta dovè sloggiar dalle case e fino dai più miseri abituri per dar posto agli uomini ed ai cavalli. Fieno, paglia, legna, frumento, vino, non se n’aveva mai a sufficienza per saziare le esigenze (E. Degani -,Conferenza III, pag. 60, Udine 1923).

1797 (12 Maggio) Caduta della Veneta dominazione, a cui segue in Venezia l’abdicazione di quell’Aristocrazia (A. Zambaldi Op. c., ibid.).

1797 (22 Maggio) La provvisoria Municipalità di Portogruaro partecipa al Cittadino Vescovo la sua istituzione fatta dall’aiutante Generale Noel Hovarth, per ordine del Generale Serouvier “sulla base della libertà e dell’uguaglianza, che sono il fondamento della nostra religione” (E. Degani – Note di Cronaca ecc., ibid.)
(*)Viene abbattuta la colonna di S. Marco e scalpellati il leone del ponte dei Mulini, della Porta di S. Giovanni e del Fondaco. (*) Guido Zanco- Profilo di storia economica di Portogruaro ed. “Il Parco”-Portogruaro pag. 66.

1797 (27 Maggio) Promemoria del giurista Gian Andrea Pellegrini alla Municipalità di Portogruaro in cui si propone di esprimere la volontà di unione alla Veneta Municipalità. Guido Zanco- op. cit. pag.66.

1797 (28 Maggio) Decreto napoleonico che fissa al Tagliamento il confine del Friuli, aggregando Portogruaro al Distretto Trevisano. Guido Zanco- op. cit. pag.66.

1797 (30 Maggio) La Municipalità di Portogruaro impegna l’argenteria delle Chiese della città al Monte per L. 36.946 (E. Degani ibid.).

1797 (3 Giugno) In otto giorni l’esercito francese, fa requisizioni per 5000 ducati ((E. Degani ibid.).

1797 (5 Giugno) A Venezia i deputati del Comune di Portogruaro dichiarano la volontà di unione alla Veneta Municipalità. Guido Zanco- op. cit. pag.66

1797 (21 Giugno) Novecento soldati francesi sono mandati a Portogruaro per castigo del paese, non avendo potuto la Comunità sopperire a tutte le requisizioni militari (E. Degani Conferenza II^ mss.).

1797 (2 Luglio) Per togliere, qualunque “rimota suspizione” e per rassodare la calma nei popolo sovrano, il Governo democratico di Udine invita il Cittadino Vescovo di Concordia a prestare giuramento (E. Degani – Note di cronaca ecc., p. 20).

1797 (13 Luglio) I cittadini di Portogruaro eleggono la nuova Municipalità. Guido Zanco- op. cit. pag.66

1797 (24 Luglio) Giungono a Portogruaro soldati della flotta francese con tutti gli attrecci militari, e il consumo giornaliero è indicibile (E. Degani – Op. c., pag. 21).

1797 (30 Luglio) E’ condotta via da Portogruaro l’argenteria delle Chiese ridotta in pezzi e chiusa in sette cassoni (E. Degani – Op. c., ibid.).

1797 (Settembre o Agosto (?)) I convittori del Seminario sono sobillati dalla democrazia (E. Degani – Le nostre scuole ecc pag. 179).

1797 (2 Settembre) La Municipalità di Latisana offre a quella di Portogruaro un sussidio di generi diversi (E. Degani – Note di cronaca, ibid.).

1797 (17 Settembre) Da note di cronaca si rileva che partì da Portogruaro la compagnia dei Francesi (500 uomini), ma nello stesso giorno ne arrivò un’altra di pari numero da Oderzo. La città spendeva per mantenerla 500 ducati al giorno.
Consta pure che questo Corpo, passato a Latisana, “spianò una strada per andare a Palma e costruì un ponte sul Tagliamento, avendo prima abbozzata la strada, che da Portogruaro mena a Latisana per il Molinat” (E. Degani Note di cronaca ecc, pag. 22).

1797 (3 Ottobre) Il Governo democratico impone l’affrancamento dei censi, da farsi entro tre giorni (E. Degani – Conferenza II, mss.). La Commissaria Zappetti teneva depositato in zecca di Venezia il capitale di 42.000 durati d’oro, la cui rendita andava distribuita a beneficio dei poveri di Portogruaro. Questo capitale fu confiscato dal Governo francese (E. Degani – ibid.).

1797 (17 Ottobre) Trattato di Capoformio: la fine della Repubblica di Venezia. Guido Zanco- op. cit. pag.66

 


1798

Alvise Mocenigo avvia il programma di urbanizzazione di Alvisopoli. Guido Zanco- Profilo di storia economica di Portogruaro ed. “Il Parco”-Portogruaro pag. 72

1798 (8 Gennaio) Il Cassiere della Municipalità di Portogruaro, Bevilacqua, riceve lire 22.200 esborsate da particolari a prestito forzoso per sovvenire ai bisogni delle truppe francesi (E. Degani – Note di cronaca ecc., pag. 23).

1798 (11 Gennaio) 1400 pedoni discesi da Palma pernottano a Portogruaro (E. Degani – Op. c., ibid.).

1798 (12 Gennaio) Si esposero manifesti del nuovo Regnante, e si confermarono intanto con questi tutte le municipalità, con altro nome di Aulico Centrale provisorio Governo. (R. Sandron, p. 183)

1798 (15 Gennaio) Il vescovo mons. Bressa diede subito la giusta intonazione, e tenne ben tre Te Deum di ringraziamento per l’arrivo della cattolicissima Austria, uno a Pordenone, un secondo nella cattedrale di Concordia il 14 gennaio e finalmente l’ultimo il 15 gennaio a Portogruaro, nella chiesa di S. Francesco che fungeva da concattedrale. Lo stesso prelato del resto, con grande tempismo, il 14 gennaio aveva emanato una pastorale “sulla benaugurata aggregazione di Venezia alla monarchia austriaca”. (R. Sandron p183)

1798 (6 Febbraio) Il generale Oliviero Wallis, comandante supremo dell’armata austriaca in Italia, con suo proclama, provvide a riportare indietro le lancette della storia, reintegrando lo status quo esistente alla data del l ° gennaio 1796. Furono quindi abolite le Municipalità provvisorie (di quella di Portogruaro furono anche sequestrate le carte), ripristinato l’ordinamento feudale già abolito da Napoleone, rimessi in auge i titoli nobiliari. A Portogruaro fu rimesso in funzione il Magnifico Consiglio della Comunità, nella sua composizione qual era al 1 ° gennaio 1796, compresi quei municipalisti, commissari, deputati che con entusiasmo più o meno sincero avevano aderito alle nuove idee democratiche.  (R. Sandron p183)

1798 (15 Febbraio) Si riunisce per la prima volta la Rappresentanza della Magnifica Comunità, con i giudici e i sindaci.  (R. Sandron p183)

 1798 (16 Gennaio) La rappresentanza distrettuale, succeduta alla Municipalità, ordina al Massaro del Monte di restituire al Capitolo l’argenteria dell’Altar Maggiore, per decorare la Funzione del rendimento dì grazie per il cambiamento di Governo (E. Degani – Op. c., pag. 24).
(*)Ingresso delle truppe austriache. Requisizioni. (*)Guido Zanco- op. cit. pag.72.

1798 (6 Febbraio) Il Governo austriaco ripristina l’ordinamento feudale, restituisce i castelli e i titoli. Il Co. Oliviero di Valis fa sigillare le carte della Municipalità democratica (E. Degani Op. c., ibid.).

1798 ( 22 febbraio) Per l’approvvigionamento delle truppe la Comunità di Portogruaro deve provvedere entro tre giorni 30.000 libbre di fieno, 8.000 di paglia e otto passa di legna (un passo di legna da ardere corrispondeva a circa 2,5 metri cubi). In aprile “la povera gente di Portogruaro deve per fino sloggiare dai suoi tugurj per dare alloggio alla cavalleria ivi accantonata”. ( R. Sandron p 184)
1798 ( febbraio) Le continue richieste di generi vari andavano a gravare su un territorio già pesantemente colpito, per cui il vescovo Bressa rinuncia a far parte di un comitato istituito in Friuli per portare soccorso alle popolazioni, in quanto già impegnato a soccorrere gli abitanti della diocesi “che famelici, a stuolo andavano girando per le contrade in cerca di soccorso e di pane”. ( R. Sandron p 184)

1798 (31 Marzo) Il generale Wallis provvide alla riorganizzazione amministrativa del territorio. Fu ripristinata la Deputazione della Patria del Friuli, con la tradizionale divisione territoriale in otto quartieri, quattro al di là e quattro al di qua del Tagliamento.  (R. Sandron p183)

1798 (11 Aprile) Continuano le requisizioni militari fatte dall’Austria e “la povera gente di Portogruaro deve perfino sloggiare da’ suoi tuguri per dar posto alla cavalleria accantonata” (E. Degani – Op. c., pag. 25).

1798 (novembre) Forte rialzo dei prezzi: la carne passa da 8 a 18 soldi per libbra; il vino da 3 a 6 soldi la bottiglia; tassa da sessanta per cento su zucchero, sale e tabacco; dazio sul caffè raddoppiato. Guido Zanco- op. cit. pag.72.

1798 (20 novembre) Decreto di Francesco I che ripristina l’orsdinamento feudale. Guido Zanco- op. cit. pag.72.

1798 (14 Dicembre) Il Co. Damiano Dalla Volta, per ordine della Comunità di Portogruaro si reca a chiedere soccorsi alla Commissione delle sussistenze militari (E. Degani – Op. c., pagina 26).

1798 (27 Dicembre) Nota dell’argenteria confiscata (V. E. Degani – Op. c., ibid.).

 


1799

(17 Giugno) Continuano le requisizioni militari a Portogruaro per la marcia delle truppe Russe, e si requisiscono tutti i cavalli, birocci, carretti ecc. (E. Degani – Op. c., pag. 29).

1799 (5 Agosto) Il Governo generale di Udine istituisce a Portogruaro un Tribunale d’Appello per la seconda istanza (E Degani – Op. c., ibid.).